Un’insalata stellata Michelin

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In un ambiente iodato dove la Normandia offre il meglio di sé, lo chef stellato Michelin Maximin Hellio, racconta una cucina contemporanea di prodotti e paesaggi per un viaggio emozionante e gustoso. Nel cuore storico del centro di Deauville, in Place Morny, il ristorante gastronomico si compone di più spazi con un’ambizione comune: accompagnare l’ospite in un viaggio attraverso i paesaggi normanni. Le carrozze, la galleria o le due stanze privatizzate e al piano superiore componibili sono tutti decorati con affreschi o dipinti che raccontano panorami regionali tra terra e mare. In questa atmosfera morbida, accogliente e chic, la fantasia poi accompagna le passeggiate culinarie tra pascoli e onde.

I piatti mirano a raccontare la storia della Normandia e disegnarne i paesaggi all’interno del piatto stesso. Con una riflessione esigente e appassionata, il cuoco e il suo team sono desiderosi di stabilire un vero incontro con il territorio nelle loro creazioni. In programma, un lavoro di successo sul filo dell’acidità (mela, sidro, ecc.) e ingredienti locali: orticoltura, carne, pesca, formaggi, liquori dai produttori circostanti, miele degli alveari domestici ed erbe aromatiche del proprio orto situato a 25 chilometri di distanza.

Di seguito, la ricetta stellata: Insalata di indivia rossa al tartufo

Pickles di ravanello rosa e bianco: 1 Ravanelli bianchi, Ravanelli rosa 1 stivale, Acqua 300g, Aceto 200g, Zucchero 100g, Timo, alloro. Tagliare i ravanelli rosa con il mandolino. Tagliare il ravanello bianco con il mandolino. Tagliarli con un tagliabiscotti rotondo (35mm di diametro). Fare la marinata. Portare l’acqua, l’aceto, lo zucchero, il timo e l’alloro a ebollizione. Passare al cinese e poi versare sui ravanelli e sul ravanello bianco e riservare.

Per l’Insalata di indivia: 3 Indivie carmine, Olio d’oliva al tartufo, Sale, Pepe. Tagliare le indivie in brunoise rimuovendo il cuore dall’indivia. Condire l’indivia con olio, sale e pepe.

Dressage: Senape rossa 100g, Fiori commestibili (Pensieri, cosmo, mirtillo…), Aceto balsamico alla mela. Disporre una fila di ravanello bianco in un tagliabiscotti da 70mm. Poi disporre una fila di ravanelli rosa all’interno. Guarnire con la brunoise con indivia rossa. Imballare il tutto. Mettere sul piatto con una spatola e poi togliere il tagliabiscotti. Mettere i germogli di senape rossa sulla parte superiore rimuovendo il gambo. Mettere sopra i fiori. Servire aggiungendo l’aceto balsamico prima di gustare.

“Coltivare le nostre erbe e fiori contribuisce al nostro ecosistema e segna ancora di più le stagioni”. Come “l’ultimo anello della catena”, Maximin Hellio vuole assolutamente onorare i produttori e la fatica di una vita. Così, tra i piatti d’autore, i gamberi si sposano bene con il grano saraceno, gli asparagi di scogliera del signor Hardy con salsa di abete, l’astice è aromatizzato al dragoncello e il John Dory al finocchio.

French text

Dans un écrin iodé où la Normandie offre ce qu’elle a de meilleur, le chef étoilé Maximin Hellio, raconte une cuisine contemporaine de produits et de paysages pour un voyage culinaire passionnant et savoureux. Dans le cœur historique du centre-ville de Deauville, sur la place Morny, le restaurant gastronomique étoilé Maximin Hellio se compose en plusieurs espaces ayant une ambition commune : faire voyager le convive à travers les paysages normands. Les wagons, la galerie ou les deux salles privatisables et modulables à l’étage sont toutes ornées de fresques ou de tableaux racontant des panoramas régionaux entre terre et mer. Dans cette ambiance douce, feutrée et chic, l’imaginaire accompagne alors les balades culinaires entre les pâturages et les vagues.

Si la cuisine du chef étoilé Maximin Hellio met bien évidemment en avant les produits locaux et de saison,
elle va bien au-delà d’une simple volonté locavore. Aujourd’hui, les plats ont pour ambition de raconter la terre normande et de dessiner ses paysages au sein même de l’assiette. Avec une réflexion exigeante et passionnée, le cuisinier et son équipe ont à cœur d’instaurer une vraie rencontre avec la Normandie dans leurs créations. Au programme, un travail abouti sur le fil de l’acidité (pomme, cidre…) et des ingrédients du terroir à l’assiette: maraîchage, viande, pêche, fromages, spiritueux des producteurs environnants, miel des ruches de la maison et herbes aromatiques de son propre potager situé à 25 kilomètres de là. 

“Cultiver nos propres herbes et fleurs, c’est contribuer à notre écosystème et marquer encore davantage les saisons.” En tant que “dernier maillon de la chaîne”, Maximin Hellio tient absolument à faire honneur aux producteurs et au labeur de toute une vie.  Ainsi, parmi les plats signatures, les crevettes se marient au sarrasin, les asperges de falaises de monsieur Hardy à la sauce de sapin, le homard se parfume à l’estragon et le Saint-Pierre au fenouil. 

www.maximinhellio.fr/fr/restaurant