Il patrimonio culturale e archeologico unisce Italia e Francia
Un accordo di collaborazione fra il territorio napoletano e il dipartimento francese Bouches-du-Rhône. Un destino comune unisce Napoli e Pompei a quella Francia del Sud dove è stata particolarmente forte la presenza romana. E l’attenzione di entrambi i territori per la tutela del patrimonio storico è il trait-d’union che ha reso possibili importanti accordi di collaborazione.
Il 27 ottobre 2022 è stato firmato un accordo di collaborazione fra il Parco Archeologico di Pompei e il Museo Dipartimentale di Arles Antica, MDAA, alla presenza del Console Generale di Francia a Napoli Madame Lise Moutoumalaya, del direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel e del sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, di Patrick De Carolis, sindaco di Arles e di Martine Vassal, presidente del Consiglio dipartimentale.
Con un duplice obiettivo: far conoscere il patrimonio archeologico di Arles e l’esperienza unica del MDAA, accrescendone la notorietà a livello internazionale, e condividere le migliori pratiche di restauro e conservazione con il Parco Archelogico di Pompei, famoso a livello mondiale.
Il 28 ottobre 2022 è stato firmato un secondo accordo di collaborazione fra il dipartimento Bouches du Rhône e la Città Metropolitana di Napoli, a livello di scambi economici, di expertises e di savoir-faire fra i due territori, presenti una delegazione guidata da Gaetano Manfredi, sindaco della Città Metropolitana di Napoli e la delegazione guidata da Martine Vassal, presidente del Consiglio del Dipartimento Bouches di Rhône.
Gli accordi sono stati anche l’occasione per promuovere il territorio Bouches-du-Rhône come territorio d’eccellenza a livello culturale, del patrimonio e della gastronomia, e come destinazione turistica sostenibile.
Appuntamenti golosi in Provenza
Su iniziativa del Dipartimento delle Bouches-du-Rhône, attraverso Provence Tourisme, “Marseille Provence Gastronomie” si svolge su tutto il territorio delle Bouches-du-Rhône per festeggiare l’arte popolare della gastronomia. Questa è anche l’occasione per celebrare sia i prodotti di eccellenza, il savoir-faire rappresentato da uomini e donne di talento. Festival gastronomico, cena intima, feste tradizionali. É un viaggio gastronomico che percorre la mappa delle Bouches-du-Rhône alla scoperta dei paesaggi della Provenza.
Parlando di “Cene Preistoriche”, a febbraio – marzo, al cospetto della Grotta “Cosquer Méditerranée” (riproduzione aperta nel 2022) MPG realizza quattro cene per un centinaio di commensali. Un ritorno alle origini dell’umanità, dove lo chef Emmanuel Perrodin immagina i menu insieme al “Laboratorio Mediterraneo di Preistoria Europa-Africa” a Marsiglia.
A febbraio – marzo, nei piccoli porti della “Côte Bleue” si celebra il riccio di mare a partire dagli anni ’60. In pochi decenni i vassoi di ricci si sono arricchiti con altri frutti di mare per non mettere a repentaglio la presenza di questo bene raro, la cui pesca è attentamente regolamentata; rimane comunque lui la star della giornata. Seduti su un piccolo angolo di roccia o appoggiati su un tavolo di legno, tutti i posti sono piacevoli per gustare questo simbolo del mediterraneo.
A settembre, a 20 km da Marsiglia, Cassis, piccolo porto di pesca incastonato tra i vigneti e il Parco Nazionale delle Calanques, organizza ogni anno 3 giorni dedicati alla gastronomia e ai vini DOC Cassis. Questo quadro da cartolina, concentrato di Provenza e Mediterraneo, ispira più di 30 grandi chef stellati Michelin, venuti da tutti gli orizzonti, per animare incredibili show cooking.
Passando alle “Cene Insolite”, a luglio, luoghi imperdibili, luoghi intimi o originali si scostano dai loro usi abituali per aprirsi al pubblico il tempo di una cena. E’ l’occasione per scoprire le pepite del patrimonio architettonico, industriale, culturale o naturale del territorio delle Bouches-du-Rhône. Dall’insolito tutto intorno con una sola parola d’ordine per gli chef e i cuochi ai fornelli: valorizzare le produzioni locali.
A settembre, sull”Esplanade de la Major” a Marsiglia lo street food è ovviamente protagonista, insieme a street art, concerti e performance artistiche… MPG si fa ascoltare, sentire e degustare!
A dicembre, le città e i villaggi della Provenza si adornano delle loro più belle luminarie e ospitano il tradizionale mercatino di Natale.
C’è nell’aria un dolce profumo di fiori d’arancio che si diffonde dalla “pompe à l’huile”, uno dei tradizionali 13 dolci natalizi della Provenza. Intimamente legata al cibo, la memoria ancestrale di questa regione è da
scoprire.
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