Il fascino della stampa romagnola

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L’arte della stampa tessile romagnola è tra le espressioni meno note del patrimonio artigianale di eccellenza del Made in Italy. Per diffondere la conoscenza del lavoro dei maestri artigiani che oggi ne sono eredi e interpreti, Fondazione Fashion Research Italy presenta presso la propria sede, fino al 2 luglio 2023, la mostra “Tradizione futura. La stampa romagnola tra arte e mestiere”. In esposizione, a riprova dell’evoluzione di questo sapere unico, una raccolta variegata di manufatti, tessili e strumenti di lavoro, oltre a una sezione dedicata al progetto “Foulard d’artista”, testimonianza concreta della dimensione contemporanea del dialogo tra forme espressive complementari: l’arte e il mestiere.

Le otto stamperie coinvolte, parte dell’Associazione Stampatori Tele Romagnole, hanno infatti decorato altrettanti foulard con la tecnica della stampa a ruggine. I tamponi in legno di pero necessari a imprimere i decori colorati sul tessuto, sono stati intagliati ad hoc per questo progetto con motivi selezionati tra gli oltre 30.000 disegni dell’archivio tessile di Fondazione FRI.

Protagonisti in passato delle collezioni di grandi maison, i diversi soggetti sono stati così trasferiti su seta di Ostinelli Seta e arricchiti dei repertori tradizionali di ciascuna bottega, esplodendo il dialogo tra le due arti senza tempo.

Masotti

Tramandata nei secoli attraverso una metodologia semplice ma ingegnosa nata per riprodurre gli ornamenti dei tessili più raffinati, questa tecnica è presente in molte civiltà in tutto il mondo, a partire dagli Egizi. In Italia è espressione di un territorio specifico – la Romagna, appunto – che lega prodotto e storia, radici e reinterpretazioni, connettendo per natura tradizione e futuro. 

Riscoperta dal mondo della moda – La Perla, Fendi e Margherita Maccapani Missoni per ACP – Palazzo Franchetti – la stampa “a ruggine”, come viene anche chiamata, esprime l’incontro e lo scambio possibile tra mestiere d’arte e contemporaneità. La produzione creativa si trasforma così in produzione culturale, cuore del Made in Italy. 

Tra i valori alla base dell’operato della Fondazione – l’organizzazione no-profit nata a Bologna nel 2015 per volontà dell’imprenditore Alberto Masotti, già presidente del gruppo di intimo e beachwear di lusso La Perla – la volontà di valorizzare la storia e il saper fare delle manifatture italiane. 

Peromatto

Al prezioso archivio di textile design con disegni antichi e moderni su carta e tessuto, si affiancano oltre 5.000 volumi d’ispirazione catalogati e digitalizzati per la consultazione che costituiscono, insieme a una sezione di oltre 2.000 campioni di tessili, accessori e packaging sostenibili, una risorsa concreta per la crescita delle PMI italiane del comparto moda, favorendo la progettazione di collezioni rispettose dell’ambiente e dei lavoratori. Consulenze e percorsi di formazione mirata le accompagnano nel cammino verso l’innovazione. 

Di seguito gli orari: giovedì e venerdì – ore 18.30; sabato e domenica – ore 11.00. Tutte le visite sono guidate. Visite guidate infrasettimanali riservate alle scuole su prenotazione. Per info e prenotazioni: 051 220086. Il biglietto intero costa 10€, quello ridotto 8€ (over 65, universitari, possessori Card Cultura e Bologna Welcome Card). Il biglietto è gratuito per gli under 12 e disabili, incluso accompagnatore. I biglietti sono in vendita su www.vivaticket.com

F.FRI – Fondazione Fashion Research Italy

Via del Fonditore 12, Bologna

www.ffri.it