Verso il futuro rispettando la tradizione

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La storica cantina Terre Rosse Vallania che ha incentivato la produzione di qualità dei Colli Bolognesi, dopo i larghi consensi ottenuti a livello nazionale e internazionale, nel recente passato ha subito una pausa. Ora è tornata sulla scena vitivinicola con determinazione grazie a due giovani che hanno rilevato l’azienda Enrico Verdilio e Giulio Scagliarini. Li abbiamo incontrati in occasione del Vinitaly, dove sono presenti al padiglione 1 dell’Emilia Romagna stand 1C. I vini in degustazione sono 8. Diverse declinazioni di Pignoletto, Sauvignon, Chardonnay, Merlot e Cabernet Sauvignon. Per loro l’agricoltura non è una vera tradizione di famiglia, ma una scelta di vita spinta da una grande passione e da competenze acquisite a livello professionale. Enrico si occupa prevalentemente delle vigne e del prodotto, mentre Giulio che ha studiato il business del vino in Francia del marketing.

Da sinistra: Enrico Verdilio e Giulio Scagliarini

  1. Enrico quando hai cominciato a maturare il tuo interesse per la viticoltura?

Sono cresciuto aiutando i nonni nel podere di famiglia. Fin da piccolo ero affascinato dal mondo agricolo, l’orto, il frutteto e anche una vecchia vigna che all’età di 16 anni ho deciso di restaurare.

2. Giulio quando è nata la tua passione per il vino? 

Tra i miei ricordi da bambino spicca quello di mio padre che, durante pranzi e cene con amici e parenti, apre bottiglie di vino, annusa il tappo per sentirne la qualità, decanta antichi vini o stappa “con il botto” vini spumanti. Resto subito affascinato da questi “rituali” e appena diciottenne voglio saperne di più. Fino a superare papà per passione e conoscenza di questo settore.

3.  Enrico, visto che tu sei l’esperto dei terreni e delle vigne, hai fatto studi relativi alla viticoltura? 

Oltre al mio interesse per l’agricoltura ho frequentato agronomia all’università, ma mi sono allontanato velocemente dallo studio per iniziare a lavorare il prima possibile. Ero impaziente e pieno di entusiasmo, guidato dalla fretta e dalla voglia di fare della mia età.

4.  Giulio hai seguito studi o corsi specifici sul vino?

 Ho affinato la materia con il corso della CAFA ècole des vins a Bordeaux nel 2020.

5.  Enrico quale è il prossimo passo per incrementare la produttività e la qualità dei vini? 

La cura maniacale dei vigneti con metodo e passione è sicuramente un fattore fondamentale per il progredire della qualità delle uve da vinificare. Quest’anno (2023) inizieremo il restauro di circa 3 ettari dei vigneti storici così da aumentare la produttività totale. Un altro importante fattore è l’attenzione e la dedizione in cantina per avere un prodotto qualitativamente costante, se non superiore, di anno in anno.

6.  Giulio i progetti immediati da un punto di vista commerciale? 

Per noi è mandatorio lo sviluppo del mercato italiano, in particolare di quello territoriale. E’ importantissimo crearsi delle fondamenta solide così da poter poi utilizzare le risorse per lo sviluppo del mercato estero. Questa è la nostra strategia commerciale e al momento siamo molto contenti. Una fitta agenda di impegni al Vinitaly, appuntamenti con importatori per il mercato europeo e un’interessante pista per Singapore che si sta consolidando.

7.  Questa domanda è per entrambi: obiettivi per il futuro? 

Il primo obiettivo è riportare il marchio Terre Rosse Vallania al prestigio che aveva sul territorio bolognese, regionale e nazionale. Abbiamo visionato la lista fatture del 2003, ritrovata in mezzo a pile di vecchi documenti, il vino di Vallania era venduto in tutta Italia. Da Nord a Sud, da Cortina alla Costiera Amalfitana. Quindi l’obiettivo è tornare a produrre vini di pregio ambiti dai ristoranti di tutta la Penisola. In contemporanea riprendere la commercializzazione sui grandi mercati mondiali come Inghilterra, Germania, USA dove la famiglia Vallania aveva un’ottima rete di clienti. L’importatore inglese era pure fornitore della Royal Family.

8.  Come vi vedete o immaginate tra cinque anni?

Ci vediamo con i primi veri risultati del nostro lavoro, ma ancora affamati e determinati a rendere famosi i Colli Bolognesi e Bologna con il nostro vino in tutto il mondo.

www.vignetoterrerosse.com

Intervista di Donatella Luccarini