Escape to Paris: ritorna la frenesia da Fahion Week dopo la Pandemia

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A Parigi, durante la settimana della moda A/I 2022 la precauzione, il distanziamento e le limitazioni, dopo due anni di Pandemia sono questioni passate. La città illuminata a festa, dolce vita parigina ad ogni angolo del centro. Sulle passerelle si svolge un intenso programma. Pochi colori, tendenza al monocromo, molta ricerca di volumi alternativi, genderless. Alcune case rimangono legate alla loro tradizione, altre maison, o marchi più giovani cavalcano la sperimentazione e la ricerca del nuovo. Si propone una selezione dei marchi che sono a nostro parere più significativi nel rappresentare questo rapporto tradizione-innovazione.

Omaggio a Virgil: Off-White apre la Paris Fashion Week

Prima collezione dopo la scomparsa di Virgil Abloh, direttore creativo di Louis Vuitton e di Off-White, il proprio marchio creato nel 2013. Una sfilata postuma che presentava la collezione di prêt-á-porter, arricchita da una linea high-end finale di 28 uscite, una sorta di linea haute couture. Per quest’ultima sezione, un occhio di riguardo già a partire dal cast. Tra le modelle alcune delle top più famose: Cindy Crawford, Helena Christensen, Amber Valletta. Se la prima parte conteneva molti capi celebrativi, la seconda rivela quella che era destinata a divenire la collezione Couture, più densa di storytelling. Un abito dedicato a Sarah Jessica Parker con enorme shopping bag a righe bianche e nere. Un’altra uscita “autoironica” con baseball cap, giacca oversize e occhiali da sole a caricaturare il look solito di Abloh. L’abito mai indossato da Kylie Jenner per il MET Gala del 2020.

Dior

Dior: New look + New Technology

La storia del marchio Dior ha sempre mantenuto costante una ricerca volta a ridefinire il codice contemporaneo del “New Look”. Per il prossimo inverno ci si orienta verso la tecnologia e la domotica. Abiti che possono gonfiarsi, o illuminarsi, frutto di una collaborazione con il marchio italiano D-Lab di Vicenza. La collezione vuole ridefinire il “New Look” in termini di avanguardia tecnologica. Volumi ormai “signature” dello stile Chiuri, direttrice creartiva: linee vita sempre alte, maxi gonne A-Line, pizzi e ricami affiancati ora a gilet con airbag e ginocchiere protettive gonfiabili che creano un carattere post-Matrix, ma con indole romantica. Per l’occasione riapre al pubblico il nuovo store Dior, ristrutturato dall’architetto Pierre Marino nella sede storica al 30 di Avenue Montaigne. Magnifique!

Misticismo Gothic-Alien da Rick Owens

Una collezione elegante, in pieno stile Owens, per celebrare i 20 anni di carriera a Le Palais de Tokyo. La struttura degli anni ’30 che ospita un centro per l’arte contemporanea, offre ormai regolarmente una perfetta cornice dove inscenare le sfilate del designer americano. Fumi e vapori profumati prodotti dall’ultima collaborazione del designer con il marchio Aesop. In scena eleganti abiti da sera, giubbotti architettura, giacche aderenti con maniche e spalle esagerate, ma perfettamente calibrate dalla forma allungata delle maxi gonne con strascico. Verticalità e glamour vagamente Old Hollywood. Bordature di montone per maxi colli e risvolti scultura. Una palette colori molto audace mixata con charme e glamour, senape e acquamarina, pesca e albicocca, a volte in contrasto col nero o sublimate dal bianco. Alcune cappe da red-carpet. Chapeau.

Sulla pista da ballo con Vivienne Westwood

Già dalla scelta della location, il “Nouvelle Eve”, locale notturno nel famoso quartiere di Pigalle, si intuisce il taglio sovversivo e provocante che da sempre la Westwood impartisce alle sue collezioni. Inevitabile riconoscere l’influenza stilistica più eclettica di Andreas Kronthaler, il marito, che affianca il lavoro creativo e gestionale del marchio. Fantasie tartan dai colori solarizzati, tulle, drappeggi su gonne asimmetriche, le stampe iconiche degli anni 80’ e l’intramontabile corsetto. Un eclettico carnevale di forme e colori molto british e irriverente. Particolarmente colorito anche il pubblico di invitati tra cui Rick Owens e Tyron Dylan, Bella e Gigi Hadid, Miss Fame che arrivavano 25 di Rue Pierre Fontaine facendosi strada tra i tavolini dei caffè e dei bistrot nel sole del sabato mattina.

Last but not least: Balenciaga!

Una spettacolare tempesta di neve inscenata in un hangar circolare a nord di Parigi. Temi più che mai attuali come quello del cambiamento climatico dello sfollamento. 69 looks di grande impatto. Demna Gvasalia, direttore creativo, rimanendo fedele per molti versi alla Filodofia di Cristobal Balenciaga è decisamente riuscito a trasformare il marchio nella stella del momento. Abiti e vestiti monocromatici, nero principalmente, bianco, giallo emergency. Volumi futuristici: gli abiti si staccano dal corpo per suggerire proporzioni alternative. Oversize, XXXL, tra Matrix e Apocalypse Now, quasi sempre con severi occhiali da sole a mascherina e sacca in plastica da rifugiato. Già curiosi di vedere la prossima collezione e il prossimo show.

Hannes Klein