![](http://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/Malta-Pavillion-Margaret-Press-Images-Space-24-730x487.jpg)
Malta alla Biennale Arte
I Will Follow The Ship è il titolo della mostra allestita al Padiglione di Malta che trae ispirazione dal legame che unisce i maltesi al mare. É Matthew Attard (nato nel 1987) che rappresenta Malta alla prestigiosa 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia di quest’anno. Questa è la prima volta che il padiglione nazionale viene affidato interamente a un solo artista maltese. La mostra, intitolata offre opere d’arte commissionate e realizzate per l’occasione in cui confluiscono patrimonio culturale e tecnologia digitale all’avanguardia. Il progetto è co-curato dalla curatrice maltese Elyse Tonna (nata nel 1990) e dalla curatrice italoamericana Sara Dolfi Agostini (nata nel 1983), dando così vita al team più giovane che abbia mai rappresentato Malta all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/Malta-Pavillion-Margaret-Press-Images-Space-34-2-1024x683.jpg)
La mostra incorpora disegno contemporaneo, riferimenti storici e tecnologia digitale, rappresentando il frutto delle ricerche a cui si è dedicato Attard sui temi dell’intelligenza artificiale e sulla tecnologia digitale applicata al disegno. L’ispirazione dell’intero progetto nasce dalle immagini storiche di “ex-voto” (un’offerta votiva di gratitudine o devozione) rappresentate sottoforma di graffiti navali: iconografie tradizionali che evocano episodi leggendari e religiosi che parlano di salvezza in mare.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/Malta-Pavillion-Margaret-Press-Images-Space-54-1-1024x683.jpg)
Le incisioni, da cui Attard è partito, rappresentano delle barche che si possono trovare esposte su piccole cappelle votive in giro tra le strade di Malta e che raccontano il forte e determinante legame dei maltesi sia con il mare che con la religione.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/4-Generative-study-I-WILL-FOLLOW-THE-SHIP-1024x724.jpg)
Il titolo della mostra inoltre espone il punto di vista dell’artista sul rapporto tra umanità, intelligenza artificiale e tecnologia digitale. Il titolo allude all’interazione tra i termini inglesi “I” (Io) e “eye” (occhio), che per Attard simboleggiano l’ambivalente natura oggettiva e soggettiva del suo lavoro.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/Malta-Pavillion-Margaret-Press-Images-Space-55-1024x683.jpg)
Il titolo inoltre fa riferimento all’uso del eye-tracker – uno strumento dotato di sensori e telecamere per registrare il movimento degli occhi – come mezzo utilizzato per disegnare mettendo in parallelo la tangibilità del disegno con l’aspetto immateriale delle azioni umane nel tempo. I WILL FOLLOW THE SHIP espone opere che affrontano temi legati all’autorialità, alla percezione, alla digitalizzazione e all’ibridazione tra uomo e macchina.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/Malta-Pavillion-Margaret-Press-Images-Space-70-1024x683.jpg)
In un’epoca di cambiamenti climatici, innalzamento del livello del mare e dubbi sulla posizione e il ruolo degli esseri umani in un mondo ipertecnologico, gli ex-voto sono umili segni di speranza che assumono un nuovo significato simbolico. La co-curatrice Elyse Tonna – la più giovane e la prima curatrice maltese a far parte del più giovane dei team tra quelli che hanno presentato un padiglione maltese alla Biennale di Venezia – descrive come “in I WILL FOLLOW THE SHIP, l’immagine della nave emerge come simbolo senza tempo di speranza e possibilità, trascendendo i vincoli del tempo e dell’incertezza”. Che sia scolpito nelle pareti della cappella o renderizzato digitalmente, questo simbolo risuona nell’odierna era del progresso tecnologico“.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/5.-Eye-tracking-concept-sketch.-jpg-1024x759.jpg)
Co-curatrice, Sara Dolfi Agostini commenta invece così: “Il lavoro di Matthew Attard sfida le nozioni di paternità, agenzia e coabitazione, portando alla Biennale la potente lingua franca della comunità marittima. È una lingua franca fatta di immagini residue che appartengono a Malta, a Venezia e a tutti – un mezzo di comunicazione attraverso i confini e le culture per le acque inesplorate della società dell’informazione e della sua più ampia ecologia”.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/Malta-Pavillion-Margaret-Press-Images-Space-60-1024x683.jpg)
Il Padiglione Malta alla Biennale Arte di Venezia è stato commissionato da Malta Arts Council, realizzato con il sostegno di Malta Tourism Authority , Bank of Valletta, recobel by Hal Mann Vella, Galleria Michela Rizzo, Villa Montallegro S.p.A. Si trova presso le Artiglierie nell’area principale dell’Arsenale.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/3-Stone-Wall-Study-I-WILL-FOLLOW-THE-SHIP-1024x768.jpg)
ARTS COUNCIL MALTA: il committente
Arts Council Malta (ACM) è l’agenzia nazionale per lo sviluppo e gli investimenti nei settori culturali e creativi. Gli obiettivi di Arts Council Malta sono: coltivare il potenziale creativo e sostenerne lo sviluppo in attività professionali; investire nell’eccellenza artistica; collegare Malta alla comunità artistica internazionale; fornire maggiori opportunità alle persone per impegnarsi nella creatività; costruire la capacità delle organizzazioni culturali pubbliche di competenza, compresi i teatri nazionali, la compagnia di danza nazionale e lo spazio per la creatività contemporanea.
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/6-Generative-study-I-WILL-FOLLOW-THE-SHIP-1024x724.png)
l Padiglione di Malta nel 2024 è ancora una volta commissionato da Arts Council Malta, sotto gli auspici del Ministero del Patrimonio Nazionale, delle Arti e del Governo Locale di Malta. Il progetto del Padiglione è guidato dal team per l’internazionalizzazione dell’Arts Council Malta, diretto dalla dott.ssa Romina Delia e supportato dal dott. Frank Psaila (comunicazione) e da Celine Portelli (coordinatore).
![](https://www.charmemagazine.com/wp-content/uploads/2024/04/Malta-Pavillion-Margaret-Press-Images-Space-62-1024x683.jpg)
La 60ª edizione della Biennale di Venezia segnerà la quarta partecipazione di Arts Council Malta con un proprio Padiglione Nazionale dal 2017, quando Malta è rientrata nella Biennale con Homo Melitensis: Una storia incompleta in 19 capitoli. Arts Council Malta ha inoltre commissionato la partecipazione di Malta alle edizioni 2019 e 2022, rispettivamente con Maleth / Haven / Port-Heterotopias of Evocation e Diplomazija Astuta.