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Met Gala 2022 – Glamour dorato e cravatta bianca
Il ritorno all’opulenza e ai fasti di fine Ottocento in America. Dopo due anni di caos da Covid, il MET Gala di New York torna alla sua usuale programmazione: il primo lunedì di maggio. L’evento-show più famoso del mondo si tiene di sera a partire dalle 21.00, ora locale di New York (tecnicamente da noi in Italia, sono le prime ore del 3 maggio). Come sempre gli inviti ambitissimi tra celebrities, super stars, nobili e top models.
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Il “Costume Institute Gala” si tiene al Metropolitan Museum di New York una volta all’anno dal 1948. Organizzato dalla Condé Nast e da Vogue per raccogliere fondi a scopo di beneficio. Il mega evento è divenuto negli anni un vero e proprio must, grazie all’impegno di Anna Wintour, direttrice della rivista. Ciò che rende l’appuntamento particolarmente esclusivo, è la guest-list di invitati che annovera solamente i nomi più influenti del jet-set mondiale con una particolare relazione con il mondo della moda e dello spettacolo.
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Ogni anno vengono selezionati gli host per gli onori di casa. Scelti tra personalità in vista nel mondo culturale newyorkese e americano. Quest’anno tra gli altri Tom Ford (ex direttore artistico di Gucci), Hamish Bowles (collezionista e critico di moda anche per Vogue), l’attore Ryan Reynolds e la sempre presente Anna Wintour accolgono gli invitati nell’ormai famosa e iconica passerella sul red carpet. Come per ogni edizione, anche quest’anno è stato scelto un tema per definire il dress-code al quale le celebrities devono attenersi per poter accedere all’evento, salendo la famosa gradinata ricoperta per l’occasione di moquette rossa.
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La definizione del tema tiene conto di molti aspetti che caratterizzano il panorama attuale della moda. Per molti creativi e designers, il dress-code del MET Gala rappresenta un’importate spunto di ispirazione nel disegnare nuove collezioni di abbigliamento e accessori. Quest’anno offre due possibili direzioni stilistiche: “glamour dorato” e “cravatta bianca”. Mentre per il primo riferimento ci sono molte possibili interpretazioni adatte, il secondo indica una direzione molto più specifica. Focalizza l’attenzione su un periodo storico specific: l’America tra il 1870 e il 1900.
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In quest’epoca la cravatta bianca, assurse nella società americana come simbolo più formale del dress-code di allora. Per ricordarlo, e secondo la definizione della guida allo stile di GQ, il codice prevedeva un outfit maschile e uno femminile. Gli uomini indossavano un completo con giacca a doppio petto e code, camicia bianca con colletto alto e dai baveri piegati (preferibilmente in piqué di cotone), gilet bianco, e papillon bianco. L’opzione dei guanti bianchi per completare il look, era riservata a personalità elevate. Per le donne, l’etichetta della cravatta bianca prevedeva abiti lunghi con strascico, dai colori normalmente scuri (nero, navy, Borgogna scuro). Con corsetti drappeggiati e imbottiture sulle natiche. Ugualmente, i guanti bianchi lunghi erano riservate alle dame più eminenti. Diamanti a profusione.
Per tornare al dress-code del 2022, un’ultima indicazione la possono offrire due film ambientati nella Gilded Age americana e indicate da Vogue come riferimento: “L’età dell’Innocenza” con Winona Ryder, del 1993, di Martin Scorsese, tratto dall’omonimo romanzo di Edith Wharton del 1920. E il film “La casa della Gioia”, del 2000, diretto da Terence Davies e tratto dall’omonimo romanzo della stessa scrittrice ma del 1905. Con un tema del genere ci aspettiamo costumi opulenti, volumi e silhouette tipiche della Belle Epoque. Siamo curiosi di vedere come le stars e i loro stylists sapranno interpretare i tema domani sera sul red carpet.
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Chi vuole seguire l’evento in diretta deve puntare la sveglia alle 04.00 del mattino il 3 maggio e connettersi a: https://www.vogue.com/video/watch/stream-the-2022-met-gala-red-carpet per avviare lo streaming sulla leggendaria scalinata.
VS – Hannes Klein