Tutto il fascino del cappello
Oggi il cappello è solo per gli uomini più distinti, mentre fino a tempi recenti lo portavano tutti (o almeno tutti quelli che potevano permetterselo) e Borsalino era il marchio più chic, celebrato anche da un film con Alain Delon e Jean-Paul Belmondo. Borsalino faceva anche copricapo per signora, naturalmente, ma è nella moda maschile che ha più lasciato il segno. Per raccontare la storia di un fenomeno di costume così importante ha riaperto a Alessandria il Museo Borsalino. Oltre a molto materiale di contorno sono esposti più di 2 mila cappelli, per uomo e per donna, con supporti multimediali.
Palazzo Borsalino per quasi 100 anni è stato l’ingresso ufficiale della manifattura di cappelli ed è oggi sede dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, oltre che del Museo.
Il nuovo spazio, riqualificato preservando l’identità e lo spirito del luogo, si sviluppa su 620 metri quadrati, di cui 340 dedicati all’esposizione e 280 di spazio condiviso con una caffetteria e un negozio di articoli da regalo.
Che cosa propone il Museo? Viene raccontata la storia di una dinastia imprenditoriale, del suo territorio di origine e di una tradizione artigianale che si è tramandata di generazione in generazione; e i 2 mila cappelli narrano il dialogo creativo di Borsalino con l’arte, il design, la moda e il cinema.
Luigi Grassia