Cantabria: la Spagna che non ti aspetti

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“Cantabria Infinita” è lo slogan che utilizza l’Ente del Turismo ed è proprio il caso di dire che la definizione è particolarmente azzeccata. Questa regione del nord della Spagna, considerata tra le più belle, gode di una posizione privilegiata tra il mare e la montagna: 220 km di costa, parchi naturali, borghi che sono gioielli architettonici e grotte Patrimonio dell’Umanità. Nella bella stagione, l’offerta turistica si avvale di più di 90 spiagge: tranquille o urbane, immense e selvagge affacciate sull’Oceano Atlantico che qui si chiama il Mar Cantábrico. https://turismodecantabria.com/inicio

Poliedrica Santander

A due ore di volo dall’Italia si raggiunge Santander, il capoluogo e moderna città cosmopolita che si estende sulla magnifica baia. Ottima destinazione in ogni momento dell’anno, perfetta in estate per il clima fresco estremamente piacevole, tanto da essere stata scelta in passato come residenza di vacanza dei reali di Spagna.

Nella parte alta della città si può visitare il Palacio de la Magdalena, ora utilizzato per eventi e congressi, costruito tra il 1908 e il 1912 per Re Alfonso XIII e Vittoria Eugenia. All’interno spiccano la sala principale e i salotti perfettamente mantenuti con arredi, cimeli e dipinti dell’epoca. 

Scendendo incontriamo la zona balneare più frequentata El Sardinero, situata nel centro della città. Costeggiata da un bellissimo lungomare dove ci aspetta la Plaza de Italia con il Gran Casinò e il Grand Hotel Sardinero.

Risalendo troviamo il Golf Club Municipale di Mataleñas l’omonima spiaggia e il Faro di Cabo Mayor sull’entrata della baia con vista mozzafiato. www.grancasinosardinero.es / www.hotelsardinero.es/en/

Da sinistra: Faro de Cabo Mayor; Mataleñas

Il Centro Botín 

Le strade a Santander si presentano eleganti e pulite, qui spiccano edifici e palazzi signorili, architettura d’avanguardia e opere imponenti. Un esempio è l’avveniristico Centro Botín, disegnato dall’archistar Renzo Piano. Situato a due passi dall’acqua, inaugurato nel 2017, è diventato subito uno dei simboli cittadini.

Centro Botìn

La costruzione richiama un molo a due volumi appoggiati su colonne, all’altezza degli alberi che la circondano, parzialmente sospesi sul mare con l’obiettivo di vivere in armonia con l’ambiente.

Uno spazio dedicato allo sviluppo della creatività attraverso l’arte, la musica e la cultura. Tra le proposte, eventi musicali, di danza e passerelle panoramiche sulla baia. Attualmente, fino all’11 settembre 2022, si può ammirare un’esposizione della famosa artista americana Ellen Gallagher. www.centrobotin.org/en/

Gastronomia e Locali 

Non si può parlare di Spagna senza ricordare i locali delle Tapas, i famosi stuzzichini spagnoli. Tra l’altro, il 16 giugno è la Giornata Mondiale delle Tapas. A Santander la “movida” si svolge tra Calle del Medio, Calle Rìo de la Pila, Plaza de Cañadío, in questa zona, dal tramonto a notte fonda si brinda in compagnia.

Dal ristorante gourmet Cañadío ai simpatici Canalio, Taberna Cachalote, Casa Ajero fino alla rinomata Bodega Cigaleña. I prodotti tipici, jamón, acciughe, formaggi si comperano al Mercado della Esperanza e al Mercado del Este. Sicuramente, l’indirizzo più cool per gli acquisti è la bottega Dona Tomasa. www.donatomasa.com / www.cigalena.com / www.restaurantecanadio.com

Cucina di mare e di terra

Un posto giusto è il ristorante La Caseta de Bombas che propone il pesce del mercato ittico di Santander e la carne biologica alla griglia. Direttamente sulla baia, in un edificio storico, è bello sostare (all’interno o all’esterno) gustando i famosi pomodori della Cantabria, la coda di rospo leggermente piccante e le seppie fritte (rabas fritas).

Tra le svariate offerte culinarie: crocchette cambriane con latte fresco, verdure grigliate, insalate di stagione e riso ai frutti di mare. Un mix tra mare e terra nel rispetto del prodotto e della sostenibilità. Inoltre, sono proposti ottimi vini biologici. www.lacasetadebombas.es

Le mitiche Acciughe

Forse non tutti sanno che le prelibate acciughe del Cantabrico hanno “radici italiane”. La storia di questo prodotto inizia tra la fine del 1800 e l’inizio 1900 quando i pescatori siciliani arrivarono in Cantabria e scoprirono che lì avevano e lavoravano i filetti di acciughe più grandi che avessero mai visto. Giovanni Vella Scatagliota giunto da Trapani a Santoña, per conto di una compagnia genovese alla ricerca di pesci confezionati, contribuì a cambiare per sempre la storia delle alici.

Sposò Dolores e non fece più ritorno in Sicilia. Giovanni insieme ad altri emigrati siciliani iniziarono la pesca e la lavorazione delle acciughe seguendo le tecniche italiane. Furono loro ad accorgersi che le alici locali avevano una carne e un sapore straordinari e che, se ben lavorati, avrebbero dato maggior resa. Negli anni, la tradizione di trattare “all’italiana” le alici si è diffusa in numerose aziende. Oggi c’è la Confraternita delle Acciughe del Cantabrico che si occupa di tutelare e valorizzare il prodotto, a livello nazionale e internazionale. 

Questa è la prima parte, seguirà la seconda sul territorio.

Donatella Luccarini

www.spain.info/it/www.turismodecantabria.com