Arte e tecnologia

Arte, Attualità, Bologna, CULTURE, Design, Evento, EVENTS, Fotografia, ITALY, mestiere, Musica, NATURE, News, Premio, Primo piano, punti di ritrovo

Presso l’Opificio Golinelli di Bologna si è tenuta la prima esibizione delle quattro performances artistico-musicali che hanno concorso al Premio Speciale 2021 di Fondazione Zucchelli e durante l’evento il premio è stato assegnato agli studenti di Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Musica, di Bologna, autori della performance ANTELUX. La performance vincitrice è stata selezionata da una giuria di esperti, composta da Elena Di Gioia, Delegata del Sindaco di Bologna alla Cultura, Lorenzo Balbi, Direttore artistico del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Emanuele Benfenati, Primo Violino di Spalla del Teatro Comunale di Bologna. 

Progetto vincitore

Sottolineando come ogni studentessa e studente partecipante al laboratorio meritasse di fatto un premio, avendo lavorato in squadra con intraprendenza e creatività e approfittando di un’occasione importantissima per mettere alla prova le proprie competenze al di fuori del contesto accademico, la giuria, composta da Elena Di Gioia, Lorenzo Balbi ed Emanuele Benfenati, ha motivato la scelta con queste parole: “Per avere fatto dialogare in modo efficace, avvolgente e poetico all’interno del loro progetto le componenti visive e musicali invadendo lo spazio dello sguardo in un architettura contagiosa tra performers, musicisti e pubblico, il Premio Speciale Zucchelli 2021 con l’opera ANTELUX va a Marco Menditto (Conservatorio di Musica, Corso di Musica elettronica) per l’elaborazione elettronica, Pavlo Mykhaylin e Francesco Morresi (Accademia di Belle Arti, Corso di Pittura) per allestimento, luci e programmazione e Federico Urso (Conservatorio di Musica, Corso di Composizione) per la composizione musicale”.

Dal 1963, la Fondazione Zucchelli sostiene le nuove generazioni assegnando, attraverso l’annuale Concorso Zucchelli, borse di studio alle studentesse e agli studenti più meritevoli dell’Accademia e del Conservatorio, di Bologna. Dal 2015 ha ampliato la gamma dei riconoscimenti con il Premio Speciale, che prevede la realizzazione di progetti di performance ideati congiuntamente dai giovani talenti dei due istituti di alta formazione bolognesi. Le importanti trasformazioni nella didattica, nella fruizione dell’attività artistico-culturale e nell’uso delle tecnologie derivate dall’emergenza sanitaria da Covid-19, hanno indotto la Fondazione Zucchelli a introdurre un’importante novità nell’edizione 2021 del Premio Speciale, potenziandone il dialogo virtuoso tra le discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo: l’introduzione di un laboratorio di 50 ore negli spazi del Mercato Sonato dell’Orchestra Senzaspine di Bologna, tra maggio e novembre 2021, a cui hanno partecipato 15 studentesse e studenti, con il coordinamento dei docenti Anna de Manincor (Accademia) e Michele Serra (Conservatorio) e in collaborazione con l’ Orchestra Senzaspine, associazione bolognese che conta oggi oltre 450 musicisti under 35.

Le studentesse e gli studenti partecipanti al laboratorio, suddivisi in quattro formazioni , hanno lavorato in squadra con intraprendenza e creatività, approfittando di un’occasione importantissima per mettere alla prova le proprie competenze e svilupparne di nuove al di fuori del contesto accademico, e dando vita alle quattro performances presentate in anteprima nel corso della serata: Über-opera “Il Conte di Klagenheim” è una produzione artistica immersiva che fonde diversi media e diluisce i confini tra performance e realtà digitale. La spazializzazione del suono, la sua riverberazione, il movimento e occultamento della fonte sonora sono gli elementi principali con cui indagare in maniera innovativa il rapporto tra suono, tempo e spazio. Federica Casadei (Accademia di Belle Arti, Corso di Pittura): produzione video; Maria Krymskaya (Accademia di Belle Arti, Corso di Scultura): visual effects; Mario Quaggiotto (Conservatorio, Corso di Composizione): composizione musicale

Scena III – Intermezzo è ispirato a un fatto realmente accaduto in America nel 1786. La rappresentazione scenica, in chiave metastorica, si focalizza sulla tensione psicologica che si crea tra i due protagonisti, una ragazzina accusata di omicidio e il suo carceriere: la dinamica di un incontro travagliato tra due mondi diversi che arrivano a toccarsi all’interno di un destino che, tuttavia, mantiene la sua ineluttabilità. Alessandra Carta (Accademia di Belle Arti, Corso di Pittura): scenografia, luci e coordinamento; Luca Cavicchi (Accademia di Belle Arti, Corso di Pittura): scenografia e oggetti di scena; Daniele Di Feo (Accademia di Belle Arti, Corso di Linguaggi del Cinema e dell’Audiovisivo): montaggio video; Diego Tripodi (Conservatorio, Corso di Composizione): composizione musicale

Antelux è concepito come un evento immersivo, in cui le componenti visive e musicali si muovono, dando vita a un’espressione che si dispiega nel tempo secondo direzioni non prestabilite. La visione dello spettatore perde man mano consistenza e riferimenti, evolve nel corso dell’opera insieme con la trasformazione sonora, arrivando ad astrarre il luogo fisico per abitare lo spazio percettivo, fatto di luci, suoni, colori. Questi elementi diventano l’architettura entro la quale muoversi, un materiale fluido le cui parti diventano indistinguibili, cambiando morfologia in modo imprevedibile e casuale. Marco Menditto (Conservatorio, Corso di Musica elettronica): elaborazione elettronica. Pavlo Mykhaylin e Francesco Morresi (Accademia di Belle Arti, Corso di Pittura): allestimento, luci e programmazione; Federico Urso (Conservatorio, Corso di Composizione): composizione musicale.

L’ultimo lavoro intitolato #4 presenta due installazioni negli spazi antistanti alla scena e una performance dal vivo che fa interagire il gesto pittorico e performativo con il suono elettronico ed elettroacustico, attraverso un dispositivo scenico e multimediale. Il passaggio degli spettatori risuona nello spazio e riecheggia nell’attesa dell’esecuzione: ogni singolo movimento percepito, accompagna il pubblico verso ciò a cui assisterà. Questo progetto sonoro e attivo racchiude quindi la dinamica del movimento degli spettatori e degli esecutori. 
Sofia Borelli (Accademia di Belle Arti, Corso di Scultura): scenografia, allestimento; Vasiliki Koushiappa (Conservatorio, Corso di Musica elettronica): composizione elettronica ed esecuzione dal vivo; Gioele Villani (Accademia di Belle Arti, Corso di Pittura): allestimento e programmazione; Xu Zeng (Accademia di Belle Arti, Corso di Pittura): pittura dal vivo